Lo Zenzero, la pianta che fa bene alla salute
23/08/2017
Semi oleosi, preziosi chicchi di benessere.
14/09/2017

L’“Albicocco d’argento”, o Ginkgo Biloba è da sempre considerato una pianta sacra, che possiede tanti principi attivi in grado di combattere l’invecchiamento fisico e mentale.

Il nome deriverebbe dal colore dei suoi frutti, che somigliano proprio alle albicocche. La differenza sta nel colore più chiaro e tendente all’argento. I giapponesi coltivavano il Ginkgo Biloba nei luoghi di culto e negli splendidi giardini dei templi dedicati a Buddha. La sacralità di questa pianta è legata alla sua straordinaria longevità. Può raggiungere, i mille anni di vita. Inoltre, le foglie hanno una particolarissima forma a ventaglio.

L’albero del Ginkgo Biloba è conosciuto come la specie più vecchia della Terra. Per questo viene definito anche “fossile vivente”.

Si tratta di un albero magnifico, in grado di sopravvivere ad ogni avversità grazie alla sua capacità di resistenza ai fattori ambientali, all’inquinamento atmosferico e alla sua immunità agli attacchi parassitari.

E’ talmente resistente che ancora oggi esistono sei esemplari, sopravvissuti alle radiazioni prodotte dalla bomba atomica sganciata sulla città di Hiroshima.

Caratteristiche della pianta

Il Ginkgo Biloba è utilizzato anche come ornamento per case, giardini e orti botanici.  Si tratta di una pianta decorativa, grazie alle belle foglie bilobate e allo splendido colore giallo oro in autunno. Inoltre, è incredibilmente resistente alle basse e alte temperature, alle malattie e all’inquinamento. Un’altra interessante peculiarità è rappresentata dalla presenza di alberi maschi e alberi femmine. Un concetto che rimanda alla filosofia orientale dello  ying e yang. Opposti ma allo stesso tempo interdipendenti, con un’origine reciproca per cui l’uno non può esistere senza l’altro. 

Un ventaglio di proprietà

La parte del Ginkgo Biloba che viene più utilizzata a scopo terapeutico è la foglia. Oltre ad emanare un lieve odore caratteristico, contiene un’ampia varietà di composti fitochimici, fra i quali i flavonoidi, che hanno proprietà antiossidanti. Questi composti sono caratteristici della specie, dunque unici in natura e hanno importanti proprietà terapeutiche, legate alla circolazione sanguigna.
La bellissima foglia, non può essere utilizzata così come viene raccolta. Tra i suoi componenti infatti, si trovano gli acidi ginkgolici, presenti soprattutto nell’involucro esterno e anche nelle foglie, che risultano fortemente irritanti. 

Cosa utilizziamo il Ginkgo Biloba? 

In terapia, si utilizza l’estratto secco standardizzato, preparato con una miscela di acqua/acetone e purificato senza aggiunta di costituenti chimici isolati o di estratti concentrati. Questo processo elimina anche i componenti che rendono il prodotto meno stabile o tossico .

Un valido alleato per la cura della mente e per il corpo

Il Ginkgo Biloba è efficace per la cura di diverse patologie connotate da deficit cognitivo. La Demenza senile, la Demenza di tipo Alzheimer e la Demenza di origine aterosclerotica. 

Numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia degli estratti di Ginkgo Biloba nella “Claudicatio Intermittens”, stato doloroso degli arti inferiori. L’aterosclerosi causa una marcata riduzione dell’afflusso sanguigno ai muscoli delle gambe. Di conseguenza la persona che ne è affetta presenta dolori crampiformi che impediscono la corretta deambulazione.
Le ricerche degli ultimi anni relative all’utilizzo dell’estratto di Ginkgo Biloba su pazienti affetti da “Claudicatio Intermittens”, hanno dimostrato che i componenti presenti nell’estratto delle foglie, flavonoidi e terpeni, hanno potenziali effetti vasodilatatori che possono essere di beneficio nella malattia.

L’uso del Ginkgo biloba è indicato, inoltre, nel trattamento di vertigini e ronzii auricolari. Il tinnito (ronzio auricolare), noto anche come acufene, è un disturbo dell’udito caratterizzato dal fatto che chi ne soffre percepisce rumori simili a fischi in assenza di stimolazione acustica. Il rumore “fantasma” può essere percepito a diverso volume. Può risultare basso in alcuni soggetti e alto in altri. Inoltre, può colpire un orecchio o entrambi. Il tinnito, in genere non è considerato un grave problema di salute. Tuttavia la sua persistenza nel tempo può diventare molto fastidiosa e ridurre la qualità della vita di chi ne è colpito, aumentando stress, difficoltà di concentrazione, problemi di memoria e di sonno e incrementando depressione, ansia e irritabilità. La terapia farmacologica prevederebbe l’utilizzo di anestetici locali, benzodiazepine e antidepressivi.  Tutti questi farmaci sono caratterizzati, da effetti collaterali potenzialmente seri. Il Ginkgo è l’unico medicamento vegetale ad essere raccomandato dalla Commissione E Tedesca (Agenzia regolatoria governativa che valuta e approva le erbe medicinali) per questo disturbo, e indica una dose giornaliera di 120-160 mg di estratto.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *